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Terni
Piazza San Francesco n. 14,
5100 - Terni (TR)
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Descrizione:
Città collinare di antichissima origine, capoluogo di provincia; nella sua economia prevalgono le attività industriali, essenzialmente legate al comparto metallurgico. La comunità dei ternani, il cui indice di vecchiaia è chiaramente superiore alla media, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, dalla fisionomia prettamente moderna, in un rilevante numero di località e di nuclei abitati minori. Il territorio comunale si estende al centro di una conca pianeggiante ricca di acque, che si apre a valle della confluenza dei fiumi Velino e Nera -a seguito di complessi interventi di idraulica, il primo si getta nel secondo con un salto di oltre 160 metri, formando la celeberrima cascata delle Marmore-. Lussureggianti lecceti si addensano sui declivi collinari e montani che delimitano la conca, contrapponendosi alle pianure e agli appezzamenti coltivati della bassa Valnerina.
Fondata dagli umbri nel 672 a.C., nel 299 fu conquistata dai romani e trasformata in un'importante stazione lungo la via Flaminia, uno dei principali assi di comunicazione dell'impero; nel III secolo d.C. vi si costituì una comunità cristiana, con a capo il vescovo martire Valentino, attuale Patrono. A causa della sua posizione lungo la via Flaminia, con la caduta dell'impero romano fu esposta alle invasioni barbariche e subì devastazioni e saccheggi. Per insubordinazione fu nuovamente distrutta nel 1174 da Federico I Barbarossa; risorta, divenne luogo di transito dei mercanti fiorentini diretti al regno di Napoli e riconquistò un discreto benessere. Nel 1420 entrò definitivamente a far parte dello Stato Pontificio. Il toponimo continua il classico INTERAMNA NAHARS: il primo elemento significa 'tra i fiumi' e si giustifica con la posizione dell'abitato alla confluenza del torrente Serra con il fiume Nera; la specificazione NAHARS rappresentaun'ulteriore precisazione topografica -significa infatti 'presso il fiume Nera'-. Dell'epoca romana sopravvivono nel capoluogo comunale i resti dell'anfiteatro a pianta ovale, costruito nel 32 d.C. Tra i gioielli architettonici del centro storico si segnalano il duomo, che presenta un bel portale romanico decorato con figure animali e un portale realizzato da maestranze gotiche, palazzo Fabrizi e palazzo Spada (XVI secolo), opera di Antonio da Sangallo il Giovane. A poca distanza dall'abitato si possono visitare i resti di CARSULAE, municipio romano sorto nel III secolo a.C., di cui rimangono le rovine del foro, di un grande sepolcro circolare, dell'anfiteatro e del teatro.