Ritaldi dista circa 10 Km da Spoleto e altrettanti da Montefalco, Foligno, Bevagna e Trevi ed è idealmente al centro di un'area in cui con un percorso di circa 30 minuti ci si può collegare ad altre città d'arte, quali Assisi, Todi, Norcia. Sorge in cima alla collina di Scigliano, ai piedi dei Monti Martani, ad una altitudine di 350 m e domina un territorio ancora in gran parte agricolo con boschi e suggestivi declivi collinari attraversati da una rete di stradine percorribili a piedi, a cavallo o in bicicletta.

	Nel territorio di Castel Ritaldi vi sono molti reperti, il più famoso dei quali è la "Lex Lucaria" che regolava il taglio dei boschi sacri al dio Giano, testimonianza che in epoca romana il territorio era già abitato.

	Il Comune nasce dalla fusione di tre borghi medioevali, Colle del Marchese, Castel S.Giovanni e lo stesso Castel Ritaldi che nel XI° secolo comprendeva altri numerosi Castelli di cui alcuni tutt'oggi abitati, altri in parte rovinati.

	Molti frammenti di anfore o di altri manufatti emergono ancora oggi dalle lavorazioni dei campi ed altri sono inseriti nelle mura di edifici e di numerose chiesette disseminate per le colline.

	Tra il XII° ed il XV° secolo i castelli di tutto il comprensorio furono coinvolti 

	nelle lotte di potere che vedeva in atagonismo l'Impero e la Chiesa. Le vicende durarono per molto tempo, fino a quando rimasero definitivamente soggetti allo Stato Pontificio.

	Agli inizi del 1600 prese vigore, con la coltivazione dell'olivo, la vita agricola, grazie a cui sorsero in quel periodo numerosi casali, tutti collegati tra loro da una rete di stradine, dove ancora oggi è possibile scorgere in alcuni di questi edifici le targhe con le rispettive date. 

	Le principali chiese e Santuari storici sono la Chiesa di S. Maria edificata tra il XIV e XV secolo.

	Custodisce nel suo interno la Madonna della Misericordia, pregevole opera di Lattanzio di Nicolò Alunno ed un interessante affresco di Tiberio d’assisi, raffigurante il Padre Eterno, la vergine, gli Angeli e santi.

	La Chiesa di S. Nicola, edificio sacro del XV secolo al cui interno conserva un affresco della Scuola dello Spagna.

	La Chiesa di S. Quirico dove è stata ritrovata la Lex Spolentina -Lex Lucaria, reperto oggi custodito nel Museo Civico di Spoleto che proibiva il taglio degli alberi in un bosco sacro dedicato a Giove. 

	Se qualcuno violava la legge, doveva offrire un bue al dio come sacrificio.

	Ed infine il Santuario della Madonna della Bruna spettacolare esempio di architettura rinascimentale bramantesca, fu dedicato in seguito ad un miracolo, proprio sulla riva del torrente Tatarena. 

	Territorio ricco di tradizioni anche enogastronomiche con numerosi frantoi,cantine e piatti tipici come gli strangozzi, pasta antica preparata con farina acqua e sale; l’attorta è invece un dolce un tempo preparato in occasione delle principali festività dell’anno, diventato il dolce tipico del Natale.

	Numerose le manifestazione che si susseguono durante l'anno come il Paese delle Fiabe evento che ricade nel terzo fine settimana di settembre dedicato alla fiaba in uno scenario di festa e allegria, eventi, giochi, musica e degustazioni. 

	Il Frantotipico e l'evento Frantoi Aperti aprono le porte invece ai percorsi della tradizione eenogastronomica cxon giornate di degustazione tra arte e sapore.

	Molti gli eventi del territorio, tra cui la Fiera annuale della Bruna e i numerosi eventi organizzati durante il periodo natalizio nel suggestivo scenario delle dolci colline umbre.